Industria 4.0: per l’Italia è tempo di Society 5.0. Rendiamo il digitale sostenibile!
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29 Marzo 2023DAL NORDEST UN NUOVO IMPULSO AL PROGRAMMA INDUSTRIA 4.0 PER UNA TRANSIZIONE DIGITALE E SOSTENIBILE
In occasione dell’evento organizzato da I-CENTER e Unicredit, il Sottosegretario Massimo Bitonci (MIMIT) ha annunciato una serie di misure allo studio per accompagnare il programma “Industria 4.0” verso il modello “Society 5.0” adottato dalla Commissione UE. Tecnologie digitali e PMI: Istat e DESI fotografano un Paese che viaggia al rallentatore.
Grisignano di Zocco (VI), 25 marzo 2023 – Un disegno di legge delega sugli incentivi, mirato alla razionalizzazione del sistema, alla semplificazione, alla trasparenza, con un nuovo codice capace di prevenire sovrapposizioni e sprechi: questa una delle misure illustrate ieri dal Sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy Massimo Bitonci, nel corso dell’evento “Industria 4.0: per l’Italia è tempo di Society 5.0! Rendiamo il digitale sostenibile!”, promosso da I-CENTER, l’Innovation Hub dedicato alle PMI manifatturiere fondato da Considi, t2i e Fondazione Comunica/TAG Padova, con la partnership di Unicredit.
Organizzato per approfondire i programmi realizzati, le prospettive e le possibili nuove policy dedicate al piano di trasformazione digitale del Paese, l’appuntamento ha visto la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti del settore nel Nordest, concordi nel constatare il rallentamento registrato dal piano “Industria 4.0” – anche dovuto all’esplosione di eventi epocali come la pandemia e il conflitto in Ucraina – e nell’invocare la necessità di dare un nuovo impulso al programma, in un’ottica di innovazione sostenibile.
Una situazione fotografata in modo chiaro dall’ultima edizione del DESI (settembre 2022), l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società elaborato dalla Commissione UE, che vede l’Italia al 18° posto fra i 27 Stati Membri dell’Unione Europea. Un rating che migliora considerando come indicatore l’integrazione delle tecnologie digitali nel mondo dell’impresa, con l’Italia che sale all’8° posto in classifica ma che vede le nostre aziende ancora indietro per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie specifiche, come ad esempio i big data (9% vs media UE del 14%) o quelle basate su sistemi di Intelligenza Artificiale (6% vs l’8% della media UE). A confermare il rallentamento, anche l’ultimo report dell’Istat (gennaio 2023) su PMI e ICT, che evidenzia la stabilità di altri indicatori, tra cui quello relativo alle imprese che utilizzano la robotica (8,7% nel 2021 vs 8,8% nel 2020) e quello relativo alle PMI che impiegano specialisti ICT (13,4% nel 2021 vs 12,6% nel 2020).
A introdurre l’evento, Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica/TAG Padova: “Il passaggio dal modello “Industria 4.0”, focalizzato su efficienza e produttività dei macchinari, al paradigma “Society 5.0”, che ripensa i processi produttivi delle nostre imprese integrando tecnologie come IOT, Intelligenza Artificiale e robotica, in ottica più sostenibile, è la grande sfida che siamo chiamati oggi ad affrontare: una sfida epocale che necessita di azioni concrete e interventi strutturali fatti di capitale umano e tecnologia, la vera competizione del 5.0”.
Un modello – Society 5.0 – sostenuto anche dall’Unione Europea, come sottolinea Roberto Santolamazza, direttore Generale di t2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione: ““Dal 2021 la Commissione Europea ha ufficialmente adottato la visione della “Society 5.0”, promuovendo un modello basato su un’industria sostenibile e resiliente, che pone al centro la vita quotidiana dei cittadini. Un modello “umano-centrico” in cui le tecnologie sono fattore abilitante, e che evidenzia come la trasformazione digitale sia il perno essenziale per la costruzione di una società più sostenibile”.
Ad arricchire il programma del pomeriggio, una tavola rotonda sulle politiche a supporto della transizione digitale nelle imprese, che ha visto la partecipazione di Gianni Dal Pozzo, Amministratore delegato di Considi, Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit, Antonella Galdiotto, Amministratore delegato di Galdi SpA e Luciano Gamberini, professore dell’Università di Padova.
“Tempo di Società 5.0 significa un impegno comune per accelerare non la sola competitività delle imprese. Dal 2018 divulghiamo un paradigma di digitalizzazione che esca dal perimetro delle fabbriche per spostarsi in altri settori fondamentali per le nostre vite. Istruzione, sanità, welfare state sono a tutti gli effetti beneficiari delle tecnologie abilitanti che noi, sia pure con un certo ritardo, stiamo implementando nella manifattura. Accade in Giappone, Paese sempre precursore, ma di recente anche la Commissione europea ha adottato il paradigma Industria 5.0 modellato su una visione umanocentrica, resiliente e sostenibile”, ha dichiarato Gianni Dal Pozzo, AD di Considi.
Dichiara Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di UniCredit: “L’impegno di UniCredit nell’accompagnare la transizione digitale delle imprese è totale e va oltre il solo finanziamento dei loro investimenti innovativi. Abbiamo infatti rilevato come le PMI necessitino di un supporto onnicomprensivo che vada a toccare tutti i punti del processo messo in atto, non ultimo l’aspetto delle competenze digitali, dal momento che imprese con lavoratori più qualificati mostrano maggiori incrementi di produttività legati all’adozione di tecnologie 4.0. Partnership locali, come quella da noi siglata con iCenter, vanno in questa direzione e vogliono offrire soluzioni studiate ad hoc per l’ecosistema produttivo del Nord Est”.
Rassegna stampa
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